Truffe online: Second Hand Economy
maggio 2017
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L’usato piace agli italiani. Sia nella tradizionale forma di compra-vendita diretta, sia nelle nuove opportunità di acquisti online. Tramite computer fisso, ma ancora di più da dispositivi mobili. Da siti e portali di annunci elettronici. Parliamo di quella che gli anglosassoni chiamano Second Hand Economy. Particolarmente fiorente in un momento di crisi come questo, dove la parola risparmio regna sovrana. Ebbene il mercato degli oggetti di “seconda mano” ha interessato in totale nel 2016 i consumatori del Belpaese per 19 miliardi di euro (Doxa). Generando introiti pari all’1,1 per cento del Pil nazionale. C’è però un’insidia più o meno latente in agguato. E’ il pericolo di cadere in situazioni di web-truffe. Quando gli annunci non rispondono nelle caratteristiche a quanto postato nelle vetrine digitali del web. Che cosa fare per evitare di cadere in trappola?
Spiega Nunzia Ciardi, nuovo direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni che assieme a Subito, il noto sito di annunci internet, ha messo a punto una serie di indicazioni per i consumatori: «Innanzitutto prediligere lo scambio diretto. Meglio incontrarsi di persona e verificare che l’acquisto di seconda mano corrisponda alle specifiche descritte nell'annuncio. Questo dà all’acquirente la possibilità di rifiutare l’offerta e segnalare eventuali comportamenti scorretti del venditore». Tra gli altri consigli forniti della Polizia anche quello di non fidarsi degli oggetti che costano troppo poco, perché potrebbe trattarsi di falsi o imitazioni dell’originale. Come può capitare nell’elettronica di consumo. Ad esempio un telefonino di brand famosi (Apple, Samsung e Huawei), anche se usato non può essere messo in vendita per poche decine di euro.
E poi preferire i pagamenti che lasciano una traccia sicura, come bonifici bancari e sistemi di pagamento elettronici. Evitando per quanto possibile denaro contante, specie per importi di centinaia di euro. In questi casi una volta effettuato lo scambio merce-denaro risulta difficile contestare eventuali inadempienze del venditore.
Va ricordato che la Second Hand Economy online ha segnato nel 2016 un fatturato oltre 7 miliardi di euro (Doxa). In crescita di 300 milioni rispetto all’anno precedente. Con quali prodotti? A trainare gli acquisti di seconda mano è il comparto motori a due e quattro ruote. Da solo vale cinque miliardi di euro. Segno che gli italiani per vendere e comprare l’auto si appoggiano a siti online. Seguono poi i prodotti per la casa, salute e benessere con 984 milioni. In terza posizione elettronica e informatica con 647 milioni. Qui a farla da padrone sono telefonini, tablet e computer portatili. Seguono prodotti per sport e hobby (465 milioni).
Subito è tra le maggiori piattaforme web italiane di inserzioni per il mercato dell’usato. Con oltre 6 milioni di annunci suddivisi in 37 categorie merceologiche e 1,8 milioni di visitatori unici al giorno. Con questa immensa mole di pagine visitate, come eliminare i possibili annunci in odore di truffa? «Abbiamo un team di controllo e sicurezza che mediamente verifica 220 mila annunci al giorno - afferma Melany Libraro amministratore delegato di Subito dal 2014 - di questi circa 77 mila, il 35 per cento, passano i sistemi di controllo automatici». Un restante 40 per cento (88 mila) vengono "rivisti" dall’algoritmo informatico. Scarta quelli non consoni alle regole di affissione. Infine i restanti 55 mila sono controllati manualmente dai revisori interni di Subito. Così facendo scoprono i più curiosi. Come la messa in vendita di un carro armato, funzionante ma ovviamente smilitarizzato. E’ online al prezzo di 35 mila euro. Trattabili. Chi vuole sostituire i nanetti del giardino è avvisato.
twitter @utorelli